21 Set

Le aree cani, o aree di sgambamento, sono spazi recintati dedicati alla libera circolazione dei cani, senza l’obbligo del guinzaglio ma nel rispetto di alcune regole (disposizioni comunali) per garantire la sicurezza, sia dei quadrupedi che dei bipedi!

Per tantissimi proprietari e cani che vivono in città o in zone molto urbanizzate, l’area cani rappresenta l’unico fazzoletto di terra dove poter passare del tempo con i cani slegati dal guinzaglio.

Il pensiero comune vuole che i momenti di condivisione in area cani siano un modo per permettere ai cani di socializzare*, “sfogarsi”, imparare a stare con gli altri cani, giocare e spesso sostituisce la passeggiata al guinzaglio.

 

Nella realtà, passare troppo tempo in questo luogo può essere stressante per i nostri amici a quattro zampe.

 

 

*La socializzazione

Il termine sociale, come ci dice l’enciclopedia Treccani, qualifica le relazioni tra individui; il termine che ne deriva, Socializzazione, definisce il rapporto dinamico tra individui che comporta l’integrazione o l’adattamento degli individui in varie strutture e relazioni sociali. Va da sé che, anche in ambito cinofilo, non vuol dire andare d’accordo con tutti i cani ma piuttosto significa fare esperienza (di qualsiasi cosa), conoscere, rendere sociale. 

L’USO CORRETTO DELLE AREE DI SGAMBAMENTO: conoscenza e buonsenso

  1. All’interno dell’area NON si tiene il cane al guinzaglio, in particolare nel momento dell’ingresso quando i cani già presenti gli vanno incontro. Questo perché un cane legato subisce l’interazione con altri cani e il suo spazio è limitato e la sua comunicazione può essere fraintesa. Una volta entrato permettere al cane di gestire il suo tempo e il suo spazio. Se non interagisce con gli altri cani forzarlo potrebbe metterlo a disagio.

????? valutare come e se interagire ?????

 

L’uso degli spazi a disposizione è un aspetto predominante nella comunicazione canina e, quindi, nelle loro interazioni. La scienza che studia lo spazio e le distanze come fatto comunicativo si chiama prossemica.

 

 

2. È sconsigliato l’utilizzo di palline, frisbee e altri giochi poiché il lancio di oggetti solitamente attiva lo stimolo predatorio nel cane che, se non ben gestito in un contesto sociale, può innescare effetti collaterali anche pericolosi poiché la predazione può incentivare competizione e possessività. Quando abbiamo a che fare con i cani dobbiamo ricordarci che ognuno di loro, per razza e/o personalità, ha dei particolari interessi, più o meno intensi, a fare qualcosa di specifico, delle motivazioni, legate alla loro specie canina di canis lupus familiaris da centinaia (talvolta migliaia) di anni di evoluzione. Nel caso specifico dei giochi di movimento con le palline, si possono attivare specifiche motivazioni:

  • motivazione predatoria: è quello che spinge i cani a fare preda ovvero cacciare, correre, rincorrere piccoli oggetti (o cani, gatti, conigli) in movimento e raggiungerli, catturarli e, talvolta, farli a pezzi!
  • motivazione possessiva: tipica di alcune razze (golden e labrador retriever ad esempio), li supporta a mantenere il possesso di un oggetto, considerarlo proprio;
  • motivazione competitiva: anche la carezza può innescare competizione (lo sa bene chi ha più cani!). Ci può essere competizione anche nel confrontarsi o gareggiare con un compagno. 
    1. Al fine di non prendere per la gola i cani presenti è vivamente consigliato non consumare cibi o snack, tantomeno allungare bocconcini o biscotti ai cani di altri proprietari: alcuni cani potrebbero essere allergici o competitivi.

 

  1. È necessario tenere sempre d’occhio il cane mentre si sosta in area! In particolare, durante le prime esperienze in una data area, è fondamentale osservare e valutare l’esperienza del proprio cane.

{à Per sapere cosa osservare e interpretarlo in modo corretto sarebbe bene avere un minimo di competenze sulla reale comunicazione del cane e per questo si possono consultare libri (vedi https://www.animadog.it/buone-letture/) o rivolgersi ad un educatore cinofilo competente.}

Anche se si chiacchera o si è concentrati al telefono un occhio deve essere sempre dedicato al nostro cane, perché le aree cani sono diventati luoghi di aggregazione sociale per gli esseri umani e, tra una chiacchiera e l’altra, si perdono d’occhio le azioni cane e le sue deiezioni!

  1. È bene non rimanere sempre fermi in uno stesso posto o lasciare borse/zaini sulla panchina, questo per evitare che questi la panchina si trasformi in uno spazio intimo (v. punto 1) da dover tutelare e proteggere.

❗️Se il cane rimane fermo accanto a noi per tutto il tempo può significare che non si trovi a suo agio. In tal caso sarebbe bene chiedersi il perché (non apprezza la presenza di altri cani o dei presenti in particolare? Ci sono rumori che lo spaventano?) e uscire dall’area per rispettare e tutelare il suo benessere.

→ Suggerimento: fate una breve camminata lungo la recinzione quando entrate nell’area

  1. Non si portano cagne in calore perché può far perdere la testa ai maschietti, i quali possono attivarsi sopra le righe (motivazioni di corteggiamento, protezione e competizione; v. punto 1) e anche la cagna potrebbe patire questa situazione!  Calore o no, alcune femmine vengono importunate con insistenza da maschietti troppo focosi (sovente per liberarsene corrono a zig zag, fanno lo slalom tra panchine, alberi e persone, concludendo la corsa saltando sulla panchina o sedendosi tra le gambe di una persona).

 

→ Si aggiunge che i cani devono essere in buona salute e con adeguate profilassi contro i parassiti per evitare contagi e parassitosi. 

  1. Il conduttore del cane deve sempre essere presente durante lo sgambamento del proprio animale e «collegato» al proprio animale. Se frequentare l’area diventa un’abitudine e la si frequenta sempre agli stessi orari, alcuni cani potrebbero considerarla come un’estensione della propria

dimora, una sorta di giardino privato e potrebbe crearsi un “gruppo di amici” esclusivo.

In questo caso specifico, riprendendo l’ambito delle motivazioni! (v. punto 2), possono evidenziarsi in particolare quella territoriale (difendere un territorio o un ambiente circoscritto) e affiliativa (far parte di un gruppo ristretto per cui può accadere che nascano gruppi sociali chiusi che mal tollerano altri cani o altre persone).

Per evitare ciò si suggerisce di:

  • cambiare orari e durata di accesso,
  • limitare la durata di stazionamento,
  • ricordare che non è sito privato

In questo caso l’inserimento di un nuovo cane deve essere fatto con estrema cautela.

RICORDA LE BUONE REGOLE PER LE AREE CANI

  • Chiedere il permesso per entrare
  • Valutare se è il caso di entrare o di aspettare che l’area si liberi
  • I cani già presenti non devono accogliere il nuovo arrivo sull’ingresso ma devono essere richiamati dai proprietari per lasciare libero lo spazio d’entrata
  • Al suo ingresso il cane deve essere liberato dal guinzaglio
  • Il numero di cani ammessi contemporaneamente deve essere contingentato in base alle dimensioni dell’area e alle loro esigenze
  • Valutare: taglie, sesso, personalità
  • Raccogliere le deiezioni 

Articolo di dott.ssa Claire Chiaruzzi per AnimaDog

COSA DICONO I CANI NELLE AREE A LORO DEDICATE?